Dal D.M. 7 aprile 2025 ai riflessi su gare e regolazione ARERA
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.M. 7 aprile 2025, entrano in vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i rifiuti.
Il decreto sostituisce integralmente il precedente D.M. 23 giugno 2022, aggiornando obblighi e criteri ambientali nelle gare per i servizi di igiene urbana, la fornitura di contenitori e sacchetti, i veicoli e le attrezzature per la raccolta e lo spazzamento.
Le principali differenze rispetto ai CAM 2022 🔍
- Inquadramento normativo
- CAM 2022: predisposto sulla base del D.Lgs. 50/2016 (vecchio Codice Appalti).
- CAM 2025: recepisce il D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice Appalti, art. 57), il PN GPP 2023 e richiama espressamente disposizioni del D.Lgs. 152/2006 (es. art. 182-ter sulla qualità della raccolta organico, art. 214-ter per i centri di riuso).
- Centri di raccolta e riuso
- CAM 2022: definizioni generiche di centro di raccolta e riferimenti ai regolamenti vigenti.
- CAM 2025: amplia le definizioni e distingue fra:
- centro di preparazione per il riutilizzo (art. 214-ter D.Lgs. 152/2006);
- centro per lo scambio e riuso (beni non classificati come rifiuti, quindi senza necessità di autorizzazione);
- aree di deposito preliminare per beni idonei al riutilizzo.
👉 Maggiore attenzione alla filiera del riuso ed economia circolare.
- Veicoli e mezzi di raccolta
- CAM 2022: già prevedeva l’uso di veicoli a basse emissioni, con richiami alla Direttiva europea 2009/33/CE.
- CAM 2025: rafforza i requisiti sui veicoli puliti ed elettrici, recependo la Direttiva (UE) 2019/1161, con obblighi più stringenti per ridurre gli impatti emissivi.
- Misurazione puntuale dei rifiuti
- CAM 2022: menzionava i sistemi di misurazione come buone pratiche.
- CAM 2025: li richiama espressamente in connessione con il D.M. 20 aprile 2017, favorendo modelli tariffari equi e trasparenti basati su sistemi di contabilizzazione puntuale (RFID, sacchi codificati, card).
- Campagne e comunicazione ambientale
- CAM 2022: criteri generali di informazione e sensibilizzazione.
- CAM 2025: introduce requisiti più stringenti per le campagne di comunicazione, da orientare non solo sulla differenziata, ma anche su prevenzione, riuso e riduzione dei rifiuti.
Collegamento con la regolazione ARERA 📑
Il CAM 2025 si integra con il quadro regolatorio ARERA:
- La delibera 596/2024/R/RIF (Schema tipo di bando) prevede che le clausole CAM siano parte integrante delle specifiche tecniche di gara.
- Il CAM 2025 si coordina con il PEFA di gara, obbligatorio nei bandi secondo ARERA, come documento base per integrare costi ambientali e piani di investimento.
- Le innovazioni su centri del riuso e misurazione puntuale si collegano con le componenti tariffarie del MTR-3 (del. 397/2025) e con i macro-indicatori di qualità del RQTR (del. 374/2025).
Entrata in vigore
Il decreto entra in vigore dal 6 giugno 2025 (60 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
Perché è un aggiornamento rilevante
Il CAM Rifiuti 2025 non è un semplice restyling, ma un passo avanti verso:
- maggiore integrazione con Codice Appalti e PN GPP 2023;
- attenzione all’economia circolare con focus su riuso e misurazione puntuale;
- sinergia con ARERA tra CAM, tariffe e qualità del servizio.
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