In un momento cruciale per la modernizzazione del sistema rifiuti in Italia, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato gli orientamenti finali sulla riforma della struttura tariffaria del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Dopo una fase di consultazione avviata con la Deliberazione 56/2025/R/RIF, l’ARERA ha reso pubblico il documento 248/2025/R/RIF, che definisce il nuovo modello di articolazione tariffaria, con l’obiettivo di rendere il sistema più equo, trasparente e allineato ai principi europei dell’economia circolare e del “chi inquina paga”.
🎯 Perché una riforma?
Il sistema attuale presenta grandi differenze territoriali, sia nei costi sia nella qualità dei servizi. Inoltre, le modalità con cui vengono oggi ripartiti i costi tra utenze domestiche e non domestiche sono spesso basate su stime poco trasparenti o su parametri generici.
Questa riforma nasce per:
– uniformare i criteri di ripartizione,
– ridurre le distorsioni,
– incentivare comportamenti virtuosi da parte degli utenti.
🔄 Dalla “quadrinomia” alla “pentanomia”
Il documento finale propone il superamento della precedente struttura “a quattro voci” (Decoro urbano, Accesso al servizio, Raccolta differenziata e Recupero, Raccolta residuo e Smaltimento), per arrivare a una nuova articolazione a cinque componenti:
1. Decoro urbano 🧹 – Riguarda i servizi generali di pulizia delle strade e spazi pubblici.
2. Accesso al servizio 🚛 – Include la disponibilità del servizio stesso, cioè mezzi, isole ecologiche, attrezzature.
3. Raccolta e trasporto ♻️ – Riguarda il prelievo dei rifiuti, senza distinzione tra raccolta differenziata e indifferenziata.
4. Trattamento e recupero 🔄 – Per rifiuti avviati al riciclo o al recupero energetico.
5. Trattamento e smaltimento 🚯 – Per i rifiuti destinati alla discarica o ad altri impianti di smaltimento finale.
Questa distinzione permette di legare in modo più preciso i costi reali ai comportamenti degli utenti, soprattutto in vista dell’estensione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti (cd. “pay as you throw”).
📊 Come cambia la tariffa?
L’ARERA propone:
– Nuovi coefficienti di produzione (Kc, Kd) per migliorare la stima dei rifiuti prodotti da ciascuna utenza;
– Driver specifici per determinare quanto ogni utenza deve pagare in base al servizio ricevuto;
– Più flessibilità per i Comuni, ma sempre all’interno di linee guida comuni, per evitare disparità.
🛣 Roadmap: quando entra in vigore?
L’adozione della nuova struttura è prevista in tre fasi:
– 2025: approvazione definitiva dei criteri.
– 2026-2027: raccolta dati, aggiornamento banche dati e regolamenti comunali.
– Dal 1° gennaio 2028: entrata in vigore della riforma, con applicazione graduale.
📌 Perché è importante?
Per i cittadini e le imprese, questa riforma rappresenta una svolta: pagare in modo più equo, basato su quanto si produce realmente, e premiare chi inquina meno.
Per le pubbliche amministrazioni, è uno stimolo a digitalizzare i sistemi, migliorare la trasparenza e raggiungere gli obiettivi ambientali europei, in linea con il PNRR.
🧠 Smart Engineering Srl segue con attenzione l’evoluzione normativa e supporta gli Enti locali nella pianificazione tariffaria, nella redazione dei PEF secondo MTR e nell’adeguamento ai nuovi criteri ARERA.
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